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In questo libro abbiamo raccolto il "dittico" italiano di Drieu, tradotto per la prima volta in Italia. Una novella, "Intermezzo romano", e un racconto, "La voce". Entrambe le storie, di impronta autobiografica, si svolgono tra Firenze e Roma, dove Drieu è di passaggio non per fare il solito Gran Tour da buon intellettuale europeo, ma alla ricerca di una donna. Non in veste di turista, dunque, ma di amante. Se le storie girano intorno alle due figure femminili principali, quelle di Edwige e Marianne, l'intreccio delle vicende, come accade spesso in Drieu, è solo un escamotage per permettere all'autore-protagonista di esprimere le sue considerazioni sul mondo. Senza sussulti mitologici, wagneriani, mussolinani, la testimonianza capitolina di Drieu, è pervasa da uno spleen oraziano, e va annoverata insieme alle grandi testimonianze di Dumas e Stendhal, di D'Annunzio, Gadda e Pasolini.